lunedì 17 giugno 2019

PENSIERI DI FINE MANDATO


Giovedì 13, con l'insediamento del nuovo consiglio comunale, si è ufficialmente chiuso il mio mandato da portavoce in consiglio comunale per il Movimento 5 Stelle e vorrei condividere qualche pensiero su questa esperienza.

Poter contribuire alla mia città è stato un onore immenso. Per questo devo ringraziare diverse persone. Prima di tutto grazie a Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, lungimiranti visionari che hanno dato vita a un progetto meraviglioso. Grazie al mio straordinario compagno di avventura in questi 5 anni in aula, Marco Fais, e a James Vladimir Ferrari, che furono altrettanto lungimiranti visionari, seppur giovanissimi, fondando il Movimento 5 Stelle di Cusano Milanino quando questo a livello nazionale viaggiava sul 3% delle intenzioni di voto. Grazie a tutti gli attivisti del nostro gruppo locale, che negli anni mi hanno sostenuto e hanno contribuito a tutte le nostre azioni. In particolare mi sento di fare un ringraziamento speciale a una persona che si è spesa tantissimo, lontano dai riflettori, ma sostanzialmente si è dimostrata un attivista esemplare sotto ogni aspetto: Tiziano Carati. Non me ne vogliano gli altri attivisti, ma credo che lui si sia meritato questo onore. Grazie agli attivisti e portavoce di tutta la Lombardia che ci hanno dato suggerimenti importanti. Grazie a quei cittadini che, pur non condividendo la nostra idea politica, ci hanno dato una mano per sviluppare proposte mettendo a disposizione le loro competenze per il bene della città. Ho apprezzato davvero molto questo gesto. Grazie ai cittadini che ci hanno votato, e in particolar modo a coloro che mi diedero la preferenza sulla scheda elettorale, permettendomi di vivere questa bellissima avventura. Grazie ai dipendenti comunali che hanno prestato la loro opera per consentirmi di operare secondo il testo unico degli enti locali.

In questi anni abbiamo fatto molte cose, piccole e grandi, di cui vado particolarmente fiero. Ne cito solo un paio per non far diventare questa riflessione un poema epico. Su nostro input è stato introdotta la tariffa puntuale sui rifiuti, con i sacchi blu dell'indifferenziata che permette di verificare con più precisione la produzione di questo tipo di rifiuto. I risultati finora sono molto incoraggianti e premiano la nostra scelta. Abbiamo fatto luce, grazie allo spunto fornito dal compianto Zefiro Zanca, sulle vicende di Palazzo Omodei e su come il Comune abbia firmato delle fideiussioni che sapeva essere non ammissibili a termini di legge. Purtroppo nonostante i nostri esposti alla Corte dei Conti e al Tribunale di Monza pare (ormai è passato diverso tempo) che non ci siano stati sviluppi e i responsabili di tutto questo restano a momento impuniti. Tutto ciò se non distrugge la mia fiducia nella magistratura di certo la compromette seriamente e mi lascia molto amaro in bocca. Abbiamo ottenuto che si sperimentasse il bilancio partecipativo. Purtroppo gli esiti sono stati non del tutto soddisfacenti, ma resta comunque un buon test che ha insegnato all'ente gli errori da non commettere in futuro. Mi auguro vivamente, vista la condivisione unanime delle forze politiche cusanesi almeno in termini di principi, che questo strumento possa essere ripreso e sviluppato in futuro. A tale proposito non posso non citare il contributo fornito dal Stefano Stortone nel sensibilizzare tutti i partiti cusanesi su questo tema.

Riguardo il mio personale contributo in questi anni posso dire che ce l'ho messa tutta. Avrei voluto fare di più, studiare di più, essere migliore. Mi spiace se non sempre ci sono riuscito e per questi miei limiti mi scuso con tutti. Prometto che continuerò a lavorarci su cercando di dare il massimo per la mia città. Fare il portavoce in consiglio comunale è una cosa difficilissima, ben più di quanto immaginassi. Bisogna analizzare a fondo i problemi, capirne le cause e trovare possibili soluzioni, confrontarsi coi cittadini ed esperti del settore, valutare insieme al proprio gruppo le strade da intraprendere, aprire un dialogo con le altre forze politiche e verificare la fattibilità tecnica con gli uffici comunali. Fare tutto questo richiede una mole considerevole di lavoro ma la retribuzione dei consiglieri comunali (tranne nelle grosse città) non consente di poter fare tutto ciò a tempo pieno. Chi si impegna in prima persona a fare tutto questo deve essere ben consapevole delle sforzo richiesto ed essere pronto a fare numerosi sacrifici.

Potrei scrivere molto altro su questo splendido viaggio, forse addirittura un libro, ma mi rendo conto che diventerebbe di difficile lettura e forse di difficile comprensione per chi non conoscesse tutti i retroscena che magari io darei per scontato. Accontentatevi quindi di queste mie “poche” righe.

Un abbraccio,
Benedetto