martedì 6 settembre 2016

L'essenziale è invisibile agli occhi


Sabato si è svolta nei Cdd (centri diurni disabili) di via Azalee una riunione tra le amministrazioni locali e i parenti degli utenti sul progetto di ospitalità dei migranti in quel complesso.

Ero presente per ascoltare le diverse visioni su questa idea e non sono intervenuto proprio per lasciare spazio alle persone presenti di esporre il proprio pensiero e per non interferire con questioni politiche in senso stretto, che avremo modo di sviscerare nelle sedi opportune.

Visto il mio silenzio qualcuno ha pensato che il Movimento 5 Stelle non fosse presente alla riunione. Non faccio assolutamente una colpa a chi ha pensato questo. I partiti hanno abituato le persone alla loro presenza ingombrante e sovrastante, all'imposizione della propria linea più che all'ascolto.

Il gruppo di cui sono portavoce invece ha scelto un'altro metodo di lavoro. Non ci piace mettere cappelli, fare propaganda. Tentiamo di raccogliere le informazioni utili a capire le situazioni per poi ragionarci su e cerchiamo quella che pensiamo la soluzione migliore.

Perchè scrivo questo? Non per vanto, se no farei l'esatto contrario di quello che sto dicendo, apparendo più che lavorando seriamente. Lo dico per far capire anche il nostro comportamento in altre occasioni. Se non ci vedete non è detto che non ci siamo. Cercateci tra la folla, tra la gente. Non saremo su un palco con una bandiera. Forse non ci vedrete, forse penserete che non ci siamo. Beh, siamo disposti a correre il rischio. La coerenza per noi è anche questo. Qualcun altro sfila anche alle feste nazionali con bandiere di partito che non c'entrano nulla con la storia di quelle feste. Beh, ci dispiace per loro. In mano nostra troverete solo il tricolore.

A presto,

Benedetto